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Categoria: Mattias Edvardsson

Troppo vicini

Troppo vicini di Mattias Edvardsson, Rizzoli, 2021, ISBN 9788817154055.

Edvardsson ha costruito un thriller psicologico come si intesse una ragnatela, usando fili sottilissimi e tenaci per distorcere le percezioni e capovolgere ogni certezza. Una tela dell’inganno che avviluppa la mente del lettore in un’unica, ossessionante domanda: può chiunque di noi dire di conoscere davvero i propri vicini?

La casetta nella placida, profonda Svezia del sud, dove Micke e Bianca e i loro due figli si trasferiscono lasciandosi alle spalle l’animata Stoccolma, sembra un posto perfetto per ricominciare. Un’apparenza che s’incrina quando la coppia inizia a frequentare i nuovi vicini. Jacqueline, ex fotomodella con conclamate difficoltà a far correre la vita su un binario stabile; Fabian, suo figlio, un quindicenne dal comportamento spiazzante; Ola, impiegato di banca con una condanna per aggressione e un’ossessione strisciante per la messa in sicurezza del quartiere; Åke e Gun-Britt, pensionati e sentinelle di vicinato, alacremente impegnati a tenere d’occhio i movimenti altrui. Quando Bianca viene investita davanti a casa, la prima conclusione è che si sia trattato di un incidente. Ma mentre lei combatte contro la morte in un letto di ospedale, macchie prima invisibili cominciano a fendere la patina scintillante di quel lindo quartiere, tradendone il lato più segreto, oscuro e violento.

Di Mattias Edvardsson ho tradotto anche Una famiglia quasi normale, sempre per Rizzoli.

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Una famiglia quasi normale

Una famiglia quasi normale di Mattias Edvardsson, Rizzoli, 2019, ISBN 9788817119573.

“Ho pensato ad Amina, la mia più cara amica. Durante tutti gli anni della nostra amicizia non ci era mai capitato di essere interessate allo stesso ragazzo. Però avevamo previsto che potesse succedere e ci eravamo promesse che nessuno ci avrebbe mai diviso. Ma stavolta era diverso, inaspettatamente strano. Era stata lei a vederlo per prima. Forse avrei dovuto farmi da parte, ma non ne ero capace. Non sapevo che le nostre vite sarebbero cambiate per sempre.”

Eccola Stella Sandell, diciannove anni, disamorata di Lund e della Svezia, impegnata a progettare un lungo viaggio in Asia, abituata per noia a sedurre, capace di sarcasmo immediato verso un modello di carriera e di vita borghese che suo padre, pastore della Chiesa di Svezia, e sua madre, esperta avvocata, sognerebbero per lei. Poi una sera nel solito locale, con davanti la solita pinta di birra, un uomo entra dalla porta d’ingresso. La prima a vederlo è Amina. Ma non si pensi a una storia di gelosia e manipolazione; a un thriller, piuttosto, che incide la nostra sensibilità. Un thriller senza effetti speciali, forte di un’assonanza – per la situazione che descrive – a Pastorale americana di Philip Roth, anche questo con una famiglia al suo centro: un padre, una madre, la loro figlia Stella, avvinghiati in una storia gialla imprevedibile e conturbante. Strato dopo strato i personaggi del libro vengono impregnati di un’inquietudine aliena: un padre la cui vocazione religiosa manca di un mattone, una madre che orienta la realtà con geniale disinvoltura, un uomo d’affari imperscrutabile, la sua ex amante bruciata da un’ossessione, e poi Stella e Amina, inseparabili, rivelazioni di questo romanzo e di quello che la vita ci può riservare, a volte, nella sua brutalità.

Nel 2023 è uscita su Netflix la miniserie omonima tratta dal libro, con Per Hanefjord alla regia, Alexandra Karlsson Tyrefors nei panni di Stella, Lo Kauppi nelle vesti di sua madre Ulrika e Björn Bengtsson con il collarino da pastore di Adam. Ecco il trailer italiano:

Di Mattias Edvardsson ho tradotto anche Troppo vicini, sempre per Rizzoli.

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Mattias Edvardsson – © Caroline Andersson