Si è tenuta all’Auditorium Parco della Musica di Roma alle 11.00 di ieri giovedì 23 maggio, alla presenza di più di mille alunni delle scuole romane, la premiazione della seconda edizione di Scelte di classe. Leggere in Circolo, un progetto di educazione alla lettura promosso da Roma Capitale – Assessorato alla Crescita Culturale e organizzato da Biblioteche di Roma, MIBAC Centro per il Libro e la Lettura e dalla Associazione PlayTown Roma.
2.400 alunni dai 3 ai 16 anniprovenienti da 120 classi delle scuole di Romahanno sancito i vincitori e le vincitrici della seconda edizione del PremioScelte di Classe:Un po’ più lontanodi Anaïs Vaugelade (Babalibri), Amos e Boris di William Steig (Rizzoli), Katitzi di Katarina Taikon (Iperborea),L’anno in cui imparai a raccontare storiedi Lauren Wolk (Salani) eUn viaggio chiamato casadi Allan Stratton (Mondadori).
La collana “I miniborei” di Iperborea, a cui ho collaborato e
collaboro molto, ha vinto il premio Andersen 2019 come miglior collana
di narrativa per bambini.
Tra le motivazioni:
Lo dicevamo fin dall’inizio, componente fondamentale della collana,
ma altresì tratto distintivo della produzione della casa editrice, è
l’alta qualità delle traduzioni, capaci di restituire sulla pagina la
voce autentica degli autori, affidate in primis a Laura Cangemi,
efficacissima traduttrice dallo svedese di tutti i libri di Ulf Stark,
de I figli del mastro vetraio, Il meraviglioso viaggio di Nils Holgersson,Greta Grintosa,Peter e Petra – in questo caso insieme a Alessandra Albertari, Alessandro Borini e Samanta K. Milton Knowles – e Katitzi – insieme a Samanta K. Milton Knowles. È invece di Maria Valeria D’Avino la traduzione dal danese de Il piccolo Virgil.
La motivazione completa e gli altri vincitori li trovate qui
NARRATIVA 6/10 ANNI KATITZI Katarina Taikon, trad. Laura Cangemi e Samanta K. Milton Knowles, ill. Joanna Hellgren, Iperborea.
Scritto nel 1969, ed ispirato alla vita dell’autrice, Katitzi
racconta con lucida semplicità ed attualità la storia di una bambina
rom, che si ritrova all’improvviso a dovere cambiare vita e a scoprire
il significato di parole quali diffidenza, accoglienza, diversità,
negazione, diritti. Vivere in un carrozzone, essere la figlia del
proprietario di un luna park, scoprire all’improvviso di essere parte di
una grande famiglia e dovere affrontare tutto questo e la diffidenza
con la quale ci si scontra ogni giorno non è semplice, ma la gioia di
vivere di Katitzi, la volontà di non volersi arrendere davanti ai
pregiudizi della gente, la porterà a seguire i suoi sogni.
La motivazione e i vincitori delle altre categorie li trovate qui
In what way do you think that Swedish literature for children is needed in Italy?
It is really needed since Swedish literature for children often bring
up difficult issues in a good way. In my opinion, in Italian books for
children it is either taboo to portray difficult things, for example
suicide, or it is carried out in a moralising and redundant manner.
Storytelling is always from the adult’s perspective and I believe this
is wrong! If the adult always is the strong one, teaching and comforting
the child, children will find the story boring. In Swedish literature
for children you can talk about anything, even that which is difficult,
without it becoming a big deal. It can be a beautiful book, but in the
background, there might be a parent who died or committed suicide. The
point is that it is a good story, focusing on the main characters and
the rest just follows.
L’intervista completa in inglese a cura di Ingrid Heller la trovate QUI
Katitzi e il piccolo Swing di Katarina Taikon, ill. Joanna Hellgren, Iperborea Casa Editrice, 2019.
Katarina Taikon ha scritto 13 libri sulla piccola Katitzi e la sua famiglia rom. Sono storie piene di allegria, vivacità e inventiva che raccontano le piccole ingiustizie, l’ignoranza e l’esclusione attraverso gli occhi di un bambino. Katitzi e il piccolo Swing è il secondo volume della serie.
Allegra, avventurosa e piena di curiosità per il mondo, Katitzi è una bambina rom di otto anni. È cresciuta in un istituto ma ha da poco ritrovato la sua grande famiglia rom che vive in un carrozzone e gestisce un vero luna park! In questo secondo volume della serie la piccola Katitzi vive una vita allegra e avventurosa: tra raduni familiari a cui partecipano quasi cento parenti di ogni ordine e grado, trasferte in città con la sorella Lena per vendere i catini zincati di casa in casa (salvo poi dimenticarsi del loro compito e passare le serate al cinema), incendi sventati, incidenti vari, ragazzini scappati di casa da aiutare, la bambina non ha tempo di annoiarsi. Riesce persino a convincere il padre ad adottare un cucciolo di cane chiamato Swing, che diventa subito il suo inseparabile amico. Rosa, la sorella tredicenne, è il punto di riferimento di Lena e Katitzi, e quando scoprono che andrà in sposa al cugino Milo le due bambine sono terrorizzate all’idea di non averla più con loro. Ma alla fine si rassegnano e il matrimonio, che dura ben tre giorni, porta anche qualcosa di buono: la zia Klara si prende Katitzi sulle ginocchia e le spiega che la vecchia nonna Mami vorrebbe tanto incontrarla, ma è ricoverata in una casa di riposo a Uppsala. Katitzi la rassicura: Uppsala è lontana ma un modo per andarci ci sarà di sicuro, lei non si fa spaventare da nulla!
Katitzi di Katarina Taikon, trad. Laura Cangemi e Samanta K. Milton Knowles, ill. Joanna Hellgren, Iperborea Casa Editrice, 2018.
La piccola Katitzi è una bambina rom di sette anni che ricorda Pippi Calzelunghe ed è la più vivace di tutto l’istituto di cui è ospite. Ha una passione per le avventure ed è molto curiosa: fa domande, scopre cose, ha un cane di nome Swing che ama moltissimo e sta mettendo in discussione l’autorità del mondo degli adulti. La signorina Larsson, la direttrice, non fa altro che sgridarla e metterla in castigo, ma per fortuna c’è la signorina Kvist, che con la sua dolcezza ha saputo conquistarla, e ci sono anche Gullan e suo fratello Pelle, che adorano Katitzi per la sua intraprendenza e fantasia scatenata. Il giorno in cui il papà di Katitzi si presenta inaspettato a riprendere la figlia tutto cambia: il mondo degli “zingari” (come vengono chiamati da chi non è rom) si rivela difficile da capire e accettare per la piccola Katitzi, che di colpo si ritrova ad avere non solo un padre ma anche un fratello maggiore, Paul, due sorelle maggiori, Rosa e Paulina, e tre fratellini minori, due femmine e un maschio, nati dal secondo matrimonio del padre con una donna svedese che passa le giornate nella roulotte lamentandosi della sua eterna emicrania e lasciando tutto il lavoro del piccolo lunapark di famiglia a Rosa, Lena e Katitzi. La nuova vita di Katitzi è avventurosa, diversa e a volte difficile: ai raduni famigliari partecipano quasi cento parenti! Peccato che non sia autorizzata a frequentare la scuola, non possa vivere in una vera casa o rimanere nello stesso posto per molto tempo prima di essere allontanata – tutto perché è rom. Ma Katitzi è una bambina tenace e non si dà per vinta di fronte a nessuna difficoltà.