Traduci molta narrativa per ragazzi e bambini: tra gli Young Adult, mi sembra molto interessante ‘Girls’ di Jessica Schiefauer, uscito nel 2016 per Feltrinelli. Vuoi parlarcene? (Interessante, tra l’altro, il fatto che il titolo originale sia ‘Ragazzi’… e non ‘ragazze’…)
Girls (in svedese Pojkarna, i ragazzi) è un libro davvero forte, che affronta molti temi secondo me importanti. Quando Jessica ne parla racconta che le è venuta l’idea passeggiando da sola di sera su un sentiero intorno a un lago. Mentre camminava si è resa conto che a ogni minimo rumore si irrigidiva, cercando di capire da dove provenisse il suono, chi fosse, se potesse costituire un pericolo. E ha consapevolizzato che noi donne lo facciamo in continuazione: siamo sempre sull’attenti, sentiamo ogni sguardo che ci viene rivolto. Ha dunque cercato di capire quanto fossero diversi gli sguardi rivolti a un uomo rispetto a quelli rivolti a una donna. Quello che a Kim (la protagonista) è concesso di fare nel libro è proprio questo: sentire cosa si prova a essere guardati nei panni di un ragazzo. E il titolo è emblematico. Tutto ruota intorno ai rapporti tra maschi, e a come si comportano i maschi con le femmine. Di fatto però anche il titolo “italiano” (che la casa editrice ha ritenuto più accattivante) ha un suo perché, anche se all’inizio non mi piaceva: dopotutto si tratta in primo luogo di far capire a tutti, ragazzi e ragazze, come sono costrette a vivere le donne in questa società. Mai rilassate al cento per cento, sempre vigili. Questa forza, insita nella natura femminile, traspare in tutto e per tutto anche nel linguaggio e nella scrittura di Jessica Schiefauer, rendendo tutto ciò che scrive una montagna russa emotiva.
L’intervista completa a cura di Maria Sole Bramanti la trovate QUI
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